Temporary Management: vantaggi e svantaggi

di Rocco Cutrupi Dicembre 29, 2016
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L’ottimizzazione dei processi operativi interni a una business unit, la gestione di un cambiamento strategico o turnaround, l’internazionalizzazione del brand oppure la gestione di un periodo di transizione; sono molteplici i motivi che possono spingere un’azienda a ricorrere al temporary management per raggiungere i propri obiettivi competitivi. Considerata la sempre maggior diffusione di questo modello occupazionale, ogni senior manager è spinto a fare chiarezza sull’argomento. Vogliamo a tal proposito offrire una lista di vantaggi e svantaggi da tenere in considerazione prima di decidere se intraprendere, o meno, la via del temporary management.

Vantaggi

Un numero sempre maggiore di senior ed executive manager opta per questa tipologia di lavoro. Gli ambiti di carriera sono molteplici e possono variare dalla Direzione Generale alla Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo; dalla Produzione alla Logistica; dal Marketing alle Vendite; dalle Risorse Umane all’Information Technology e al Project Management.

Qualsiasi sia settore e funzione d’appartenenza, alcuni dei motivi per cui intraprendere la via del temporary management sono i seguenti:

  1. Affrontare una transizione economica/di settore e passare ad una posizione permanente una volta che la congiuntura si sia stabilizzata
  2. Utilizzare una posizione da temporary manager come trampolino di lancio per entrare in un nuovo settore o ambito professionale
  3. Diventare familiare con una determinata impresa/cultura organizzativa. Dar prova delle proprie competenze prima di negoziare un contratto d’assunzione permanente a condizioni migliori

D’altro canto, optando per il temporary management, l’azienda può ottenere risparmi considerevoli dotandosi da subito di C- o V-level  executive con dimostrabile esperienza nel gestire transizioni organizzative, perseguire obiettivi strategici e motivare le risorse umane.

Svantaggi

Sebbene attraente la carriera di un executive manager non è semplice, soprattutto quando viene chiamato a risolvere problemi organizzativi strutturali dovendosi scontrare con resistenza al cambiamento e una cultura organizzativa cristallizzata su prassi inefficienti. Inoltre, coloro che sono intenzionati a perseguire questo tipo di carriera, dovrebbero considerare i seguenti fattori:

  1. Salari di livello potenzialmente inferiore, minori benefit, bonus o incentivi
  2. Necessità di ricoprire ruoli diversi dovendosi adattare alle esigenze emergenti
  3. Necessità di fronteggiare tempistiche stringenti, obiettivi e progetti di breve termine

Lavorare come temporary manager è di certo un modo per evitare gap di carriera ed ampliare le proprie competenze direttamente sul campo. Questa può essere un’ottima scelta per executive manager, professionisti in transizione di carriera oppure imprenditori semi-ritirati che voglio mantenersi attivi senza vincolarsi in un impiego di lungo termine.

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