Quando si parla di ricerca del lavoro l’importanza delle soft skills è sempre più richiesta dai recruiter e aziende per la scelta del candidato ideale. In quest’articolo cercheremo di dare risposta alle domande più comuni su queste indispensabili capacità e competenze relazionali.
Le soft skills, ovvero, le capacità e competenze relazionali che una persona possiede sono, al giorno d’oggi, sempre più presenti nelle richieste dei recruiter quando si parla di “candidato idoneo”. Proprio le aziende, in genere, cercano candidati con competenze trasversali perché rappresentano la migliore garanzia di successo sul lavoro.
Un professionista può eccellere nel possesso di specifiche competenze tecniche ma, se non capace di relazionarsi al meglio o lavorare all’interno di un team, potrebbe non conseguire i risultati attesi.
Un altro motivo per cui i datori di lavoro cercano candidati con competenze trasversali è che quest’ultime sono abilità trasferibili che possono essere utilizzate indipendentemente dal lavoro della persona.
Le soft skills includono le caratteristiche personali, i tratti di personalità e le capacità di comunicazione necessarie per il successo sul lavoro. Queste caratterizzano il modo in cui una persona entra in relazione con gli altri e sono particolarmente cruciali nei lavori a contatto con il cliente come, per esempio, chi svolge lavori da freelance.
Quando ti candidi per un nuovo lavoro, evidenzia le tue soft skills sempre in relazione allo specifico ruolo. Innanzitutto, fai un elenco delle competenze trasversali che hai che sono rilevanti per aver sucesso nella posizione.
Confronta il tuo elenco di soft skills con l’annuncio di ricerca mirando ad esprimerle nei medesimi termini. Puoi, inoltre, menzionare queste competenze trasversali nella tua lettera di presentazione.
Scegli una o due competenze trasversali di cui disponi che sembrano essere le più importanti per il lavoro che desideri. Nella tua lettera di presentazione, fornisci prove che dimostrino quando hai applicato quelle particolari abilità.
Se vuoi trovare le soft skills in cui eccelli dovrai necessariamente iniziare a guardarti dentro. Identificare le soft skills non può essere fatto da soli. Chiedi ad amici, colleghi e persino ex datori di lavoro quali competenze trasversali vengono in mente quando pensano a te.
Puoi anche chiedere loro di tirare fuori esempi specifici di quando hai usato bene quella soft skill. Potresti persino scoprire cose su di te che non sapevi prima. Ad esempio, se pensi di essere disorganizzato, ma tutti quelli con cui parli indicano le tue capacità organizzative come qualcosa in cui eccelli, potresti prendere in considerazione l’idea di cambiare quella percezione di te stesso e includerla nel tuo curriculum!
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Sebbene non intuitiva la differenza è molto semplice. Possedere le hard skills è molto più facile e comune poiché queste si formano nel corso del tempo attraverso la pratica e lo studio. Invece, è ormai ampiamente dimostrato come le Soft skills siano innate.
Per quanto, queste, si possano modificare e migliorare, alcune di esse sono intrinseche nella persona e proprio per questo rappresentano un reale vantaggio competitivo rispetto gli altri candidati.
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Si è soliti credere, erroneamente, che le competenze tecniche siano maggiormente importarti rispetto le soft skills. Nella stesura del tuo CV avrai certamente messo in risalto le tue competenze informatiche, linguistiche e professionali, lasciando solo in ultimo le citate soft skills.
Evita di riportare l’aggettivo statico ma indica il motivo per il quale credi di avere questa competenza e quali sono stati i casi reali in cui hai dimostrato di possederla.
Le soft skills più richieste dai recruiter e aziende sono:
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Una volta che avrai capito quali sono le tue reali competenze trasversali – le soft skills – dovrai metterle in “pratica” durante i colloqui di lavoro nonché dare il giusto valore a queste competenze nel curriculum.
Non sai come fare e da dove iniziare? Di seguito, una mini guida che ti indicherà la strada giusta da percorrere.
Ricordati: particolarmente interessanti, ai fini dello sviluppo delle competenze trasversali, possono risultare determinati interessi, passioni e hobby, come molto apprezzate dai recruiter sono le opere di volontariato.
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