Cercare lavoro dopo i 50 anni non è semplice: i profili senior, oggigiorno, sono visti con un occhio diverso: c’è chi dice “sei troppo vecchio per il mercato del lavoro” e chi “hai troppa esperienza”. Ma è davvero così oppure non si conoscono i modi giusti per ripresentarsi sul mercato del lavoro?
Il mondo del lavoro sta attraversando una vera e propria crisi mondiale. A causa della pandemia in corso molti professionisti si sono trovati privi di lavoro. Ma non solo la crisi sanitaria ne è la principale causa, le motivazioni possono essere anche altre, personali, come per esempio le condizioni lavorative non più adeguate al ruolo ricoperto o, semplicemente il desiderio di cambiare lavoro e ripartire da zero.
Insomma, quale che sia la motivazione, cercare lavoro per i profili Senior non è mai semplice. Oggi, però, vogliamo proporvi i modi migliori per ricollocarsi sul mercato professionale che, se sfruttati bene, vi permetteranno di rimettervi in carreggiata e trovare finalmente il posto giusto.
In una situazione lavorativa complessa molte persone si trovano a dover competere con un mercato del lavoro dove i giovani vengono preferiti. Questo spesso può trasformare l’umore dei candidati senior in frustrazione e senso di impotenza.
Quello che sembra mancare ad alcuni recruiter sono gli strumenti idonei a valorizzare proprio tali figure Senior. Tale mancanza porta, nel tempo, il professionista a sentirsi sempre più frustrato e scarsamente motivato nella ricerca di una posizione a lui adeguata.
Il disagio maggiore in queste situazioni proviene principalmente dall’età anagrafica dei candidati, considerati o “troppo vecchi per il mondo lavorativo” o “con troppa esperienza”, delegando in entrambi i casi il potenziale profilo senior in una situazione svantaggiosa.
Come uscire da questo impasse? Iniziando dalla prima regola base di seguito.
La prima e fondamentale regola riguarda la propria abilità nel “vendersi” al mondo del lavoro nei migliori dei modi. Come? Partendo dalla consapevolezza che un candidato giovane, seppur con più chance per via dell’età anagrafica e il basso investimento in termini monetari da parte dell’azienda, ha comunque meno esperienza di un profilo Senior.
Inoltre, il principio dell’agevolazione fiscale proveniente da un giovane candidato non sempre viene seguito dal datore di lavoro che vede il complessivo costo/vantaggio durante l’intero ciclo di introduzione del nuovo collaboratore.
Mediamente una risorsa giovane deve essere formata attraverso corsi di formazione e l’introduzione verso una nuova realtà poco conosciuta. Questo non spinge (sempre) il datore di lavoro ad investire su di esso, preferendo un profilo con esperienza, in grado di lavorare in completa autonomia. Tutto ciò apporta un notevole vantaggio nel breve/lungo periodo all’azienda nonché al candidato senior.
Quindi, quello che si deve fare per risultare il “preferito” è quello di rendere questa differenza vera e tangibile attraverso la credibilità. Senza di essa non esiste alcun modo di essere scelti ma nello stesso momento non esiste un limite massimo, quindi, più prove si producono e più si appare credibili agli occhi dei recruiter.
Un’altra chance aggiuntiva che un candidato sopra i 50 anni può avere nel mondo lavorativo è la disponibilità ad avere molti più contatti sul campo. Molte aziende preferiscono persone che abbiano già un loro portfolio clienti. Un candidato più “maturo” sarà quindi più avvantaggiato rispetto a uno più giovane.
I contatti e le conoscenze costituiscono anche una prova in più della professionalità acquisita nel tempo del candidato senior. Portando, dunque, a una successiva valutazione positiva dello stesso: ovvero i risultati ottenuti. Saper documentare i risultati professionali che si sono accumulati e mantenuti nel tempo è una capacità che rende un candidato esperto estremamente interessante per una azienda.
LEGGI ANCHE: >>>> CV professionale | Consigli per Manager e profili Senior
Quando si cerca una nuova posizione lavorativa studiarne il mercato è la prima cosa da fare. Questo ti permetterà di capire le competenze acquisite nel tempo e come poterle spendere nel mercato attuale.
Se il mercato richiede alcune skills che, attualmente, tu non possiedi la seconda cosa da valutare è la possibilità di formarti al meglio. Così facendo sarai in grado di adattare alla tua esperienza professionale alla domanda offerta dal mercato professionale.
Mentre, ciò che non si dovrà fare è rimanere fermi aspettando che, prima o poi, qualcosa cambi. Non succederà, il mondo è fluido e il lavoro di più: adeguarsi partendo dallo studio è la mossa giusta per trovare il posto nel mondo lavorativo, e non solo.
LEGGI ANCHE: >>>>
Se desideri dare una svolta alla tua carriera lavorativa oppure vuoi sviluppare le tue soft skills, scopri i servizi di coaching dedicati al tuo profilo – Executive Career Coaching JobStep