Problemi sul lavoro: quali sono quelli più frequenti e come affrontarli

di jobstep Settembre 27, 2024
Problemi_sul_lavoro

Spesso in ambito lavorativo sopraggiungo alcune problematiche che, se non prese in tempo, possono comportare ulteriori disagi – anche importanti – non solo alla carriera professionale ma anche al benessere personale del lavoratore. Scopriamo insieme quali sono i problemi sul lavoro più frequenti e come affrontarli al meglio

I problemi sul lavoro, secondo la psicologia, sono tutte quelle difficoltà che nel settore lavorativo possono essere legate alla sfera relazionale e non solo professionale come ad esempio: il rapporto con i colleghi e con i propri capi.

Ma alcuni problemi possono riguardare specifici aspetti delle aziende di cui i singoli dipendenti fanno parte. Infatti, alcune condizioni lavorative possono provocare, come riporta anche l’INAIL, rischi psicosociali” che si ripercuotono sulla salute psicofisica del lavoratore. Tra le maggiori cause di rischi psicosociali si evidenziano: il contesto lavorativo, la progettazione del lavoro nonché la sua gestione. Ma come affrontare tutto ciò? E quali sono i problemi più frequenti sul posto di lavoro.

Sintomi e cause dei problemi sul lavoro

problemi lavoro
problemi sul lavoro (pixabay) jobstep.it

Uno dei principali sintomi dei problemi sul posto di lavoro è lo stress che, se non capito e curato in tempo può trasformarsi in qualcosa di più grave diventando un vero e proprio burnout. Nello specifico, la sintomatologia più comune che può scaturire da un contesto lavorativo non sano può portare disturbi psicosomatici come:

  • problemi a livello gastrico;
  •  mal di testa continui e/o cefalee;
  • ansia;
  • attacchi di panico;
  • insonnia.

Ma anche problemi nella sfera relazionale come:

  • mancanza di autostima;
  • depressione;
  • mancanza di soddisfazione lavorativa;
  • desiderio di cambiare vita e lavoro;
  •  dipendenze da alcool e droghe, nei casi limite.

Da considerare che a scatenare problemi sul lavoro possono essere anche aspetti legati alle dinamiche dell’organizzazione aziendale come la mancanza di produttività, le comunicazioni aggressive, l’isolamento e l’assenteismo. L’ambito lavorativo ricopre, per la maggior parte delle persone, un aspetto fondamentale della vita di tutti i giorni e quindi, problemi legati ad esso possono influenzare notevolmente anche il benessere personale e intimo.

Infatti, quando si provano difficoltà sul lavoro anche la vita privata ne può risentire compromettendo, spesse volte, anche le relazioni con chi ci sta intorno – in primis la famiglia e gli amici. Tra le cause dei problemi di lavoro troviamo:

  • comunicazione errata tra colleghi e/o con i propri responsabili;
  • eccessiva competitività;
  • senso di precarietà;
  • senso di sfruttamento;
  • discriminazione;
  • molestie psicologiche di colleghi o capi.

I problemi più frequenti sul lavoro

orientamento al lavoro
problemi sul lavoro, effetti (jobstep.it)

Le problematiche in ambito lavorativo possono essere vari e avere conseguenze anche gravi sul benessere psicologico del lavoratore. Nel dettaglio ecco alcuni tipi di problemi maggiormente più frequenti sul luogo di lavoro.

  • Workaholism: ovvero la dipendenza dal lavoro, che porta a trascurare i propri bisogni personali e, conseguentemente provare ansia, tensione, stress senza necessariamente riuscire a migliorare il proprio andamento professionale.
  • Burnout: ovvero una condizione di stress scaturito da una mole eccessiva e prolungata di lavoro, che causa anche mancanza di motivazione e abbassamento dell’autostima e, a volte, reazioni psicosomatiche.
  • Mobbing: ovvero le condotte violente, denigratorie e aggressive messe in atto da colleghi o capi e che mirano all’isolamento di un lavoratore in particolare.

Inoltre, tra i possibili problemi che si possono incontrare a lavoro possiamo trovare anche:

  • mancata organizzazione del team comporta inevitabilmente la nascita di problemi all’interno di un team. Per ovviare a tale  disagio, dunque, è necessario che compiti o ruoli interni all’ufficio siano ben chiari e definiti tra i colleghi. Importante il confronto e il dialogo tra colleghi e ricordarsi che entrambi gli aspetti sono necessari, soprattutto se servono ad ottenere un risultato.
  • errori nella pianificazione delle attività. Questo comporta l’insorgenza di stress a livello lavorativo e privato, ovviamente. Ecco perché pianificare le attività di routine a cadenza settimanale o mensile è la scelta più ottimale. Ma come fare? Sicuramente non distribuendo le varie attività nell’arco della giornata intera, ma dedicando al massimo il 20% del tempo utile. 
  • mancanza di competenze. In tal caso ci riferiamo a competenze sopraggiunte nell’arco della vita lavorativa non alle hard skills per il quale il lavoratore è stato assunto in una azienda che, ovviamente, ha già, bensì di competenze che arrivano nel momento in cui siamo posti davanti a un nuovo compito. Per evitare questo problema la risposta risiede nella cosiddetta formazione, o aggiornamento. Solo una continua e costante formazione contribuirà a rendere indispensabile il proprio contributo in azienda.

Come uscirne

Quando il clima in azienda non è sano, è altamente probabile (se non certo) che le conseguenze di tutto ciò ricadano non solo sull’intera organizzazione lavorativa ma soprattutto sui dipendenti. Come evitare, quindi,  i problemi sul lavoro? Da premettere che le aziende più capaci tengono in grande considerazione il benessere organizzativo e dei propri dipendenti, lavorando allo stesso tempo su 3 aspetti cruciali:

  1. l’equilibrio psicofisico dei propri lavoratori (work-life balance);
  2. l’ambiente aziendale;
  3. la sicurezza dei luoghi di lavoro.

Fondamentale per riuscire ad arginare o a risolvere i problemi al lavoro, la presenza dello psicologo del lavoro, cioè un vero professionista specializzato nel settore che può supportare e aiutare la crescita personale del singolo lavoratore e favorire gli strumenti adeguati a trovare un maggiore equilibrio nelle dinamiche relazionali tra colleghi.

In conclusione, la presenza di una figura professionale come lo psicologo del lavoro in azienda o il ricorso a counselor in grado di erogare percorsi ad hoc, può diventare una soluzione utile non solo per il benessere del dipendente ma anche un valore aggiuntivo in termini economici per l’intera azienda.

 

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