Colloqui di lavoro efficaci? Ecco come lasciare il segno in 2 minuti usando l’elevator pitch, letteralmente “discorso da ascensore”. Cos’è e come funziona nella ricerca del lavoro
Fare Elevator pitch vuol dire centrare il punto e risultare vincenti in molti ambiti della vita. L’elevator pitch è un discorso rapido e coinvolgente che può essere utilizzato in qualsiasi circostanza ma, in modo particolare, nella ricerca del lavoro.
La durata di un elevator pitch va dai 30 secondi ad un massimo di 2 minuti (120 secondi). Questo brevissimo spazio temporale è finalizzato a raggiungere il tuo scopo: farti presentare al meglio ai tuoi interlocutori in modo che si ricordino di te. Ma quando usare la tecnica dell’elevator pitch?
In quali occasioni questa finestra discorsiva può risultarti utile? Facciamo un po’ di chiarezza attraverso una guida in 5 punti che spiega come fare un efficiente elevator pitch.
Leggi anche: >>> Il curriculum per la prima esperienza di lavoro
L’elevator pitch è un discorso utilizzato per catturare l’attenzione di vari interlocutori riguardo un vostro progetto o durante un colloquio di lavoro. Sviluppare questo tipo di competenza richiede un grande impegno e tanto tanto allenamento.
Si può parlare di elevator pitch sia se viene fatto durante un evento fisico, durante, appunto un colloquio di lavoro in presenza, sia in modalità asincrona, ovvero, quando si scrive una mail.
Un elevator pitch fatto come si deve risponde alle seguenti domande:
Per spiegare bene in cosa consiste l’elevator pitch, facciamo un esempio. Hai presente quando, durante un colloquio di lavoro ti viene rivolta la classica domanda “In che modo si descriverebbe?”.
Ebbene, in questa circostanza, dove la maggior parte dei candidati potrebbe non saper bene cosa rispondere, colui il quale adotta la tecnica dell’elevator pitch, invece, sa perfettamente cosa dire – in soli 30 secondi.
Quindi, una domanda all’apparenza insidiosa, come quella appena vista, può essere tramutata in un’ottima occasione per sfoggiare le proprie abilità.
Un discorso basato sull’elevator pitch che sia rapido e conciso, darà una marcia in più alla tua figura professionale.
Leggi anche: >>> Executive Presence | L’insieme delle qualità magnetiche del Leader
L’elevator pitch ti sarà utile in numerose occasioni:
Ecco perché una presentazione ben strutturata ti garantirà, chiunque sia il tuo interlocutore, di dare una efficace prima impressione. Nel dettaglio, sono 5 le occasioni nel quale fare elevator pitch.
Leggi anche: >>> LinkedIn | I 10 consigli per scrivere un profilo efficace
Come accennato precedentemente, affinché un elevator pitch sia efficace e raggiunga il centro dei tuoi obiettivi, la prima cosa da fare è avere pazienza e fare pratica.
Non aspettarti che dall’oggi al domani sari pronto a mettere in pratica il tuo discorso da elevator pitch in 120 secondi.
Magari, all’inizio sarà più complicato e difficile, specie se parti da zero. Ecco perché abbiamo deciso di svelarvi alcune regole base da seguire per arrivare, con naturalezza, a padroneggiare un eccellente elevator pitch in ogni campo.
Leggi anche: >>>Digital Footprint: la guida per migliorare la tua reputazione online
Quando sei davanti ai tuoi recruiter si sa, il tempo è poco e l’impressione da lasciare dovrà essere unica. Ecco perché, in questo caso la tua presentazione dovrà essere sintetica e precisa. Quindi, evita di utilizzare termini troppo complicati o di andare troppo nel dettaglio. Insomma, trova il modo che le persone si ricordino di te con semplicità.
Vai diritto al punto esponendo le tue competenze tecniche, le tue soft skills e i traguardi più salienti raggiunti sinora.
Per aiutarti nella selezione delle tue esperienze più importanti, puoi utilizzare il tuo curriculum vitae o una tua lettera di presentazione. Così, ti sarà più semplice individuare le parti più importanti.
Per riuscire a mettere in pratica un discorso da elevator pitch devi sapere che il tempo è fondamentale. I primi 10 secondi saranno quelli che determineranno se tu sarai una potenziale ottima risorsa professionale per quella azienda oppure no.
Alla luce di questo, devi saper gestire bene il tempo che i recruiter ti lasciano a disposizione. Un consiglio è quello di creare dei pitch di diversa durata. Scegli il tuo tempo: 30 secondi, 60 o 120 secondi. Così facendo sarai sempre pronto per affrontare ogni situazione.
Leggi anche: Servizi alle imprese
Una volta che avrai preso dimestichezza con il pitch da usare e ti sentirai pronto, non devi dimenticarti assolutamente di tenere vivo l’interesse della persona con cui stai parlando. Quindi, per mantenere alto l’interesse, ricordati di porre anche tu (almeno) una domanda. Questo ti consentirà di tenere la conversazione ad un livello alto e coinvolgente per entrambi le parti.
Per riuscire nell’intento fai una domanda aperta, ovvero, quel tipo di quesito a cui l’altra persona non può semplicemente rispondere con un secco “sì” o “no”.
Per esempio, poni una domanda su qualcosa che lo faccia riflettere sulla tua offerta e a cui non sia possibile rispondere a monosillabe.
Ricorda: un discorso difficile da seguire offre all’interlocutore la “scusa” ideale per perdere l’attenzione e l’interesse.
Nella fase conclusiva del tuo elevator pitch, è importante terminare esponendo chiaramente cosa vorresti che ne derivasse. La tua richiesta deve essere semplice e non richiedere grandi sforzi da parte di chi dovrebbe esaudirla.
Se ti trovi, per esempio, ad un primo contatto via mail o telefonico, chiedi quando è possibile ottenere un colloquio di lavoro, oppure, chiedere informazioni più specifiche circa la posizione per cui ti sei candidato.
Questa è la parte più delicata del tuo elevator pitch ed è normale sentirsi insicuri o avere paura a fare una richiesta così diretta. Tuttavia, se vuoi raggiungere davvero i tuoi obiettivi, la strada da percorrere è solo questa.
Per prepararti al tuo pitch scrivilo su un foglio di carta, ripetilo ad alta voce e registralo. Questa è una delle fasi più importanti, in quanto l’efficacia del tuo discorso dipende dal suo contenuto ma, anche dal modo in cui lo pronunci. Fondamentale è il tono di voce che deve essere basso, fermo e positivo.
In molti casi può servire ripetere il tuo pitch alle persone che ti circondano. Questo è l’unico modo per capire se le persone capiranno o no il tuo messaggio. Se non riesci a stare nei tempi previsti (30, 60 o 120 secondi) invece di accelerare il tuo discorso, accorcia il testo.
Se desideri dare una svolta alla tua carriera lavorativa oppure hai bisogno di una consulenza professionale scopri i servizi dedicati al tuo profilo – Career Coaching JobStep
Leggi anche:>>>>