Nel mondo del lavoro è fondamentale saper riconoscere la differenza tre percorsi formativi, spesso scambiati tra loro ma che in realtà hanno caratteristiche molto differenti. Ecco come riconoscerle
Prima di capire quali sono le differenze tra tirocinanti, apprendisti e praticanti, occorre mettere a fuoco un’altra distinzione: qual è la differenza tra stage e tirocinio?
In realtà questa distinzione non esiste, perché stage e tirocinio sono esattamente la stessa cosa. In entrambi i casi i due percorsi definiscono un periodo di formazione professionale in azienda, finalizzato all’inserimento o al reinserimento lavorativo.
Anzitutto bisogna sapere che nel mondo dei tirocini, due sono le distinzioni da tenere a mente:
Il tirocinio, non rappresenta un rapporto di lavoro, ma piuttosto un’esperienza formativa con cui lo stagista acquisisce professionalità nell’ambito di una realtà aziendale. Inoltre, il tirocinante non essendo a tutti gli effetti un dipendente per quella azienda, non avrà gli stessi diritti riservati al lavoratore ovvero: contributi, permessi, ferie ecc. anche se gode di una maggiore flessibilità nella gestione del rapporto di collaborazione.
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La differenza tra il tirocinio e l’apprendistato è che quest’ultimo è considerato come un rapporto di lavoro. Inoltre, altra differenza tra i due è il limite di età. Mentre per lo stage (o tirocinio) non è previsto un età specifica, per l’apprendistato sì: in genere il range d’età per poter accedere a un apprendistato è compreso tra i 25 e i 29 anni.
Dunque, l’apprendista avrà un contratto di apprendistato che è un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani.
Il datore di lavoro garantirà all’apprendista, oltre allo stipendio, anche la formazione finalizzata all’acquisizione delle competenze professionali. Godrà anche di tutti i diritti di un classico lavoratore dipendente (ferie, permessi, ecc.). Terminato il periodo di formazione, il contratto di apprendistato verrà sostituito con un contratto a tempo indeterminato, salvo recesso di una delle parti.
Nell’apprendistato esistono tre differenti tipologie:
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Come avviene per il tirocinio, anche il praticantato non è un rapporto di lavoro, bensì un percorso formativo pratico che verrà svolto presso uno studio professionale una volta conseguita una una laurea o durante l’ultimo anno di studi.
È obbligatorio per tutte quelle professioni che richiedono l’iscrizione a un Albo o a un Ordine di categoria e si svolge in affiancamento a un professionista a sua volta iscritto all’Albo o all’ordine di riferimento.
L’obiettivo del praticante è quello di ottenere l’abilitazione allo svolgimento di una professione. Il percorso di praticantato dura 18 mesi, al termine dei quali il Consiglio dell’Ordine di riferimento rilascia un certificato di avvenuta pratica, che consente di accedere all’esame di abilitazione.
Come il tirocinio, anche in questo caso non è prevista una retribuzione fissa anche se in alcuni casi viene riconosciuto al praticante un rimborso spese.
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