Cosa scrivere nel curriculum: consigli per il successo e modelli

di jobstep Ottobre 2, 2024
Cosa_scrivere_nel_CV

Il curriculum vitae è un vero e proprio biglietto da visita, una presentazione di sé nel mercato del lavoro che può fare la differenza. Ecco come strutturare un CV in modo da essere notati dai recruiter.

Il curriculum non è un mezzo per ottenere direttamente un lavoro bensì una chiave per catturare l’attenzione del selezionatore e poter così accedere allo step successivo, ovvero il colloquio di lavoro. Importante quando si costruisce un CV è mettere in evidenza, tramite alcune keyword, gli aspetti più rilevanti del proprio profilo professionale.

Ma da dove partire per rendere un curriculum vitae il più accattivante possibile e cosa scrivere? Sicuramente la personalizzazione dello stesso in base all’azienda per cui si intende inviare la propria candidatura è il primo step da tenere in considerazione. A questo si aggiunge la veridicità delle informazioni. Insieme, questi due aspetti contribuiscono sicuramente a stimolare l’interesse dei recruiter e ottenere quell’opportunità in più.

Curriculum efficace: la prima cosa da fare

curriculum
Curriculum cosa scrivere (Jobstep.it)

Prima di inoltrare il tuo curriculum a qualunque azienda o posizione lavorativa è indispensabile compiere qualche step preliminare. Uno tra tutti è effettuare qualche ricerca sull’azienda oggetto della propria candidatura. Come? Iniziando a studiare le sue pagine social e il sito web per capirne meglio le esigenze e, di conseguenza, mettere in evidenza solo ciò che potrebbe esserti utile.

Avere un’infarinatura dell’azienda per cui ci si vuole candidare consente anche di ipotizzare le domande che le risorse umane potranno avanzare in fase di colloquio conoscitivo e preparare, così, le giuste risposte da dare. Seconda cosa da fare, non meno importante della prima, è non commettere errori di sintassi.

Potrebbe risultare scontato come consiglio ma sono molti, invece, i cv pieni di errori ortografici. Questi tipi di errori sono imperdonabili e spesso sono la prima causa che porta il lavoratore ad essere scartato. Ma prima di andare a fondo, bisogna avere ben in mente quale tipo di CV si vuole inviare all’azienda. Sono diversi i modelli presenti sul mercato.

5 modelli di CV

soft skills

Il formato europeo

Esistono diversi tipi di curriculum che si differenziano tra loro per la scelta del formato e le conseguenti modalità con cui le informazioni vengono presentate. Per esempio, i formati europei per compilare il cv possono essere facilmente modificati per mettere in risalto i diversi tipi di esperienza.

Poi, anche se per ogni azienda il curriculum che si invierà sarà sempre lo stesso, in questo caso nella sua struttura base, si potrà, di volta in volta, cercare di evidenziare meglio alcuni aspetti che possono apparire particolarmente rilevanti ai fini dell’assunzione in un certo settore rispetto ad un altro.

Se da un lato il modello europeo è molto standard nonché facile da compilare e da consultare, dall’altro lato questo tipo di CV rischia di risultare poco personale e non tanto adatto ad attirare l’attenzione dei recruiter. Le sue sezioni risultano rigide e poco personalizzabili, meglio non utilizzarlo se non esplicitamente richiesto.

Il curriculum cronologico

Nel curriculum cronologico tutte le informazioni e le esperienze maturate nella propria carriera professionale vengono raccolte seguendo un ordine temporale. Il modello più frequente è quello dell’ordine cronologico inverso, ossia dalle informazioni più recenti e attuali, poste com prime, a quelle più storiche poste come ultime nel cv.

Il vantaggio di questo modus operandi è mettere in risalto le esperienze lavorative più recenti, così da fornire ai selezionatori un quadro aggiornato della propria esperienza professionale. Ma esistono anche casi in cui, al contrario, si vuole seguire il proprio percorso di carriera iniziando dalle prime esperienze (ovvero quelle meno recenti) e finendo con le attuali. Questo modello è molto indicato quando si vuole sottolineare la continuità del proprio percorso lavorativo, facendo risaltare l’esperienza accumulata negli anni.

CV per competenze

Il curriculum per competenze è l’alternativa – se così vogliamo dirlo –  al modello appena descritto, cioè il CV cronologico. Nel curriculum per competenze le esperienze vengono raggruppate secondo un criterio qualitativo. Così, facendo un esempio, si potrà organizzare la propria carriera per:

  • posizioni ricoperte in azienda
  • obiettivi/risultati raggiunti
  • competenze

Questo genere di cv è molto usato da coloro i quali vogliono evidenziare competenze molto specialistiche e settoriali.

Curriculum europass

Evoluzione del CV europeo, a livello di impaginazione questo risulta essere ancora il modello più diffuso. In questo tipo di curriculum standard si cercherà di sottolineare alcuni campi specifici come:

  • istruzione
  • esperienze lavorative
  • competenze
  • qualifiche del candidato

Le informazioni vengono raggruppate cronologicamente, ma la presenza di campi pre-impostati, seppur in minima parte, permette un margine di personalizzazione. Un vantaggio dell’europass è la facilità di consultazione. Mentre, al contrario, uno svantaggio è la grafica poco accattivante e la rigidità complessiva. Valgono così le stesse considerazioni fatte il precedenza per il modello europeo.

Video CV

Non molto diffuso in Italia, il curriculum vitae video è un tipo di cv valido solo per selezionati settori creativi. Quindi non è un CV adatto a tutti i campi poiché richiede competenze nell’uso della telecamera e del montaggio, oltre alla capacità di essere se stessi in modo naturale di fronte all’obiettivo.

Le informazioni da inserire nel curriculum

cv efficace
Scrivere un curriculum efficace

Dati personali

Nella sezione dei dati personali del Cv, è importante fornire tutte le informazioni che permettano al recruiter di contattare il candidato con facilità. In modo particolare, in questa primissima sezione bisognerà includere sempre:

  • nome e cognome completo
  • indirizzo di residenza
  • numero di telefono
  • indirizzo email professionale o eventuale pec

È essenziale che questi dati siano sempre aggiornati e presentati in modo chiaro. Evitare, invece, di aggiungere dettagli superflui come lo stato civile o l’età, non rilevanti al fine di una valutazione delle proprie competenze professionali. In alcuni paesi esteri queste informazioni potrebbero anche violare le leggi antidiscriminatorie e non consentire alla candidatura di essere presa in considerazione.

L’indirizzo email deve trasmettere un’immagine seria e professionale: meglio, dunque, un indirizzo che includa il proprio nome e cognome piuttosto che indirizzi con “soprannomi”. La precisione in questa parte del Cv è la chiave per garantire una comunicazione efficace con le HR.

Percorso formativo e istruzione

Elemento imprescindibile in un curriculum vitae che si rispetti è il percorso formativo e l’istruzione conseguita, considerato che da queste informazioni è stata costruita – o si costruirà – la carriera lavorativa successiva. In questa sezione bisognerà indicare:

  • periodo di studio
  • ente, università o associazione dove si sono svolti gli studi
  • località
  • breve descrizione degli elementi salienti del percorso formativo
  • titolo dell’elaborato finale, esempio della tesi, soprattutto se è stata oggetto di pubblicazione o se hai avuto come relatore o co-relatore dei personaggi particolarmente influenti nel settore per cui ti stai candidando
  • esperienze professionali correlate al percorso formativo: tirocinio, stage, eventuali laboratori o qualsiasi altra attività che possa introdurre al mondo del lavoro

Fondamentali qui anche l’inserimento non solo delle formazione universitaria ma anche del conseguimento – se ce ne fossero – di master di primo e secondo livello, nonché di eventuali scuole di specializzazione se pertinenti con la posizione lavorativa per la quale ci si sta candidando.

Esperienze professionali e lavorative

In questa sezione del CV è cruciale elencare scrupolosamente le posizioni lavorative che hai ricoperto, mettendo in evidenza le responsabilità e gli obiettivi raggiunti. È buona norma iniziare sempre dall’esperienza più recente, procedendo a ritroso nel tempo. Inoltre, per ogni posizione ricoperta è importante specificare:

  • periodo di impiego
  • nome dell’azienda
  • luogo di lavoro (es. città)
  • ruolo professionale ricoperto in azienda
  • se l’attività lavorativa svolta ha portato alla pubblicazione di qualche risultato o riconoscimento, inserire il link di riferimento
  • achievement/risultati raggiunti in termini qualitativi e quantitativi

Per ogni esperienza, descrivi brevemente le tue principali mansioni, in particolare punta a quelle rilevanti per il lavoro per il quale ti stai candidando evidenziandole. Utilizza elenchi puntati per rendere le informazioni facilmente leggibili e quantifica i tuoi successi come, per esempio, menzionare percentuali di crescita, risultati ottenuti o progetti portati a termine con successo.

Se sei un professionista con una carriera decennale e oltre, non è necessario inserire tutte le proprie esperienze ma, in questo caso, è meglio sottolineare le esperienze più importanti e pertinenti all’azienda per il quale si sta inoltrando la propria candidatura. Questo non solo fornisce un quadro chiaro delle tue competenze e della tua carriera lavorativa, ma dimostra anche il tuo impatto positivo nelle posizioni precedenti.

Competenze linguistiche e tecniche

Sia le lingue conosciute che le conoscenze tecniche sono le informazioni che interessano maggiormente i recruiter e le aziende. Importante è elencare le lingue parlate e le competenze tecniche possedute senza tralasciare il livello di padronanza e le certificazioni ottenute. Per le competenze linguistiche, specifica:

  • grado di conoscenza secondo gli standard internazionali, come il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, CEFR
  • menziona eventuali certificazioni linguistiche riconosciute, come TOEFL, IELTS, DELE, etc.

Per le competenze tecniche, elenca invece:

  • strumenti software o hardware che sai usare
  • certificazioni professionali pertinenti (come quelle di Microsoft, Cisco, etc.), se conseguite.

Queste informazioni aggiungono credibilità e dimostrano concretamente il tuo livello di competenza, facilitando il processo di valutazione delle tue candidature per posizioni che richiedono queste specifiche conoscenze.

Focus e obiettivi professionali

Per fare centro è essenziale avere un quadro ben preciso dell’azienda per il quale si è deciso di inviare la propria candidatura. In tal caso, nella sezione “focus o obiettivi” evita dichiarazioni vaghe, optando invece per un’esposizione chiara delle tue intenzioni professionali che illustri chiaramente il contributo professionale che intendi apportare all’azienda.

Per capire bene, un esempio su tutti è sostituire frasi ambigue come “Desidero un lavoro stimolante” con affermazioni precise come: “Miro a utilizzare le mie competenze specifiche in [settore o abilità] per favorire [risultato specifico] nell’ambito di [nome del settore/azienda]”.

Tale metodo trasmetterà ai recuiter un messaggio non solo positivo della persona che sei ma anche di impegno verso gli obiettivi aziendali, sottolineando allo stesso tempo la tua determinazione a contribuire in maniera importante al potenziale successo aziendale.

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