La comunicazione non verbale non è altro che il linguaggio del corpo, ovvero quello che il corpo comunica con gesti, tono di voce, movimenti ed espressioni. Perché è importante durante un colloquio saper gestire tale comunicazione?
Molte volte quando ci si prepara per un colloquio di lavoro si tende a trascurare o a non dare il giusto peso alla parte di comunicazione non verbale che appare, erroneamente, meno importante.
Questo è un grande errore che molte persone commettono perché saper gestire il linguaggio del corpo è fondamentale per poter raggiungere determinati obiettivi come, per esempio, dare una buona impressione di sé ad un primo colloquio di lavoro.
Ecco che controllare il tono di voce, l’espressione del volto e i gesti che si fanno, diventa parte del “biglietto da visita” che si sta donando ad un recruiter, così come ad una qualsiasi altra persona che si conosce per la prima volta. Di seguito, alcuni suggerimenti utili per affrontare al meglio un colloquio di lavoro facendo bene attenzione a gestire la comunicazione non verbale.
La comunicazione non verbale è la trasmissione di informazioni tramite segnali del corpo. Queste comprendono ad esempio le espressioni facciali, i gesti, gli sguardi, la distanza tra gli interlocutori e il tono di voce.
Il linguaggio del corpo, in pratica, aggiunge informazioni in più alla comunicazione verbale come:
Saper trovare un equilibrio tra verbale e non verbale risulta fondamentale al fine di trasmettere il messaggio in modo chiaro e concreto. I recruiter osservano molto il linguaggio del corpo di un potenziale candidato in fase di colloquio e questo succede anche se il colloquio avviene da remoto.
Conoscono i mezzi giusti per interpretare le movenze e gli atteggiamenti in modo da trarre informazioni aggiuntive sulla personalità del candidato che hanno difronte.
Ecco perché imparare a controllare la comunicazione non verbale per impressionare in positivo si rivela di primaria importanza specie nel mondo del lavoro.
LEGGI ANCHE: >>>> Quando è meglio rifiutare una proposta di lavoro: 5 motivi per dire NO
In fase di colloquio la comunicazione non verbale può essere determinante per il candidato, fa la differenza tra l’essere scelti e l’essere scartati. Di seguito 5 suggerimenti da seguire.
Molte volte non si presta attenzione alla postura che si adotta durante un colloquio di lavoro – ma questo vale sempre quando ci si relaziona con altre persone – arrivando a commettere errori che possono compromettere l’esito della comunicazione.
Dunque, ricorda di assumere una posizione eretta, schiena ben diritta e petto aperto. Questa posizione denota “apertura” e sicurezza, due qualità importanti che certamente non passeranno inosservate agli occhi dei recruiter.
Inoltre, evita di tenere mani e gambe incrociate, in quanto potrebbero essere associate a una sensazione di chiusura o di disagio. In ultimo, siediti sempre dopo che i selezionatori si sono seduti. Questo denota, da parte tua, rispetto per le gerarchie.
Partire con un bel sorriso è il biglietto da visita migliore che potrai sfoggiare in fase di colloquio. Non intendiamo che devi ridere o sorridere sempre ma, piuttosto, calibrare il sorriso e usarlo nei momenti opportuni.
Inoltre, sorridere trasmette energia positiva e il giusto atteggiamento per poter vincere. Associa, dunque, al saluto iniziale e finale il sorriso.
LEGGI ANCHE: >>>> Colloquio di lavoro via Skype: ecco come affrontarlo al meglio
Gli italiani sono bravissimi in questo: gesticolare con le mani per enfatizzare ciò di cui si sta discutendo. Lo si fa sempre ed è un gesto incondizionato, normale quasi incontrollabile, eppure, questo può essere controllato egregiamente.
I movimenti delle mani comunicano molto dello stato d’animo di una persona, per questo dovrai imparare a gestirle e sapere dove tenerle! Alcuni consigli pratici:
Saper modulare il tono di voce fa parte della comunicazione paraverbale ed è ritenuta una parte della comunicazione importantissima insieme al verbale e al non verbale.
Dunque, usare un tono di voce pacato, fermo ma stabile ti farà risultare più carismatico e padrone delle tue parole. Impegnati affinché il tono, il volume e la velocità della tua voce sia moderata ed equilibrata. Per far ciò, devi lavorare prima di tutto sulla tua emotività.
Altro punto fondamentale nel linguaggio non verbale è la gestione dello sguardo. Questo deve essere fermo ma non fisso, perché potresti risultare arrogante e saccente.
Come regolare, dunque, lo sguardo? Una “regola” base è quella di stabilire e mantenere un contatto visivo con il recruiter per almeno 5 secondi, poi distogli lo sguardo brevemente ma senza abbassarlo mai.
Lo sguardo basso quando qualcuno ti parla o, ancor peggio, se stai esponendo il tuo punto di vista in merito ad un concetto, potrebbe farti risultare come una persona dalla personalità insicura o ancora, comunicare disinteresse, imbarazzo e mancanza di autostima.
LEGGI ANCHE: >>>>
Se desideri dare una svolta alla tua carriera lavorativa oppure vuoi sviluppare le tue soft skills, scopri i servizi di coaching dedicati al tuo profilo – Executive Coaching JobStep