In un mondo sempre più globalizzato e iperconnesso avere un CV in inglese diventa una condizione necessaria per chiunque vuole andare a lavorare all’estero ma anche per chi intende proporsi ad aziende italiane di prestigio o multinazionali. Avere un CV inglese ben fatto significa ottenere possibilità altrimenti inaccessibili, eliminare ogni barriera geografica per la propria ricerca di lavoro e aspirare a cambiare vita accedendo a opportunità su scala globale.
Tuttavia, effettuare una semplice traduzione in inglese del proprio CV italiano non è mai sufficiente. Esistono infatti differenze sostanziali di che devono necessariamente essere prese in considerazione prima di passare alla fase di scrittura. Così come affermato da questo articolo BBC gli aspetti da tenere in considerazione sono molteplici e, più che lo stile grafico, riguardano la presentazione delle informazioni e il linguaggio adottato.
Presentare il proprio profilo nel giusto modo, ricorrere a parole e concetti che il datore di lavoro sta cercando significa essere considerati per partecipare al colloquio di lavoro o meno. L’intento di questo articolo è proprio quello di aiutarti a utilizzare il giusto linguaggio e veicolare i concetti necessari a farti prendere in considerazione dall’addetto alla selezione di personale. Di seguito alcune importanti indicazioni da tenere in considerazione:
Evitare l’uso dei pronomi personali
Molti sono i punti di vista circa l’utilizzo dei pronomi personali all’interno del CV in inglese, tuttavia, alcune norme sono ormai universalmente riconosciute. Innanzitutto non bisogna mai utilizzare il pronome personale “I”: riferirsi a se stesso, soprattutto di frequente, può farci considerare come persone egocentriche e autoreferenziali. Allo stesso modo bisogna evitare il pronome “We” ovvero noi, poiché il datore di lavoro vuole indagare i traguardi che abbiamo raggiunto personalmente. Utilizzare questo pronome potrebbe generare confusione e far attribuire certe competenze al gruppo piuttosto che all’individuo. E’ permesso invece riferirci a noi stessi utilizzando i pronomi “He e She”, lui o lei, o anche il nome personale. Tuttavia, anche se consentito, un testo cosi scritto potrebbe risultare stancante per il lettore e farci considerare come persone un po’ boriose. Dunque, in virtù di queste considerazioni, qual’è il miglior modo di descrivere se stessi all’interno del CV in inglese? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: bisogna evitare in ogni modo di usare qualsiasi pronome personale. Career summary a parte, è bene ricorrere sempre all’utilizzo degli elenchi puntati. Questi, usati in congiunzione a verbi d’azione al passato, creeranno frasi sintetiche, dirette e dinamiche. Sarà così più facile catturare l’attenzione del lettore e comunicare la precisa competenza o esperienza maturata.
Adottare il giusto stile linguistico
Indipendentemente da dove tu voglia andare a lavorare, è bene evitare sempre di ricorre a parole negative, anche per descrivere le passate esperienze professionali. Questo potrebbe far sorgere dubbi sulla tua capacità di collaborare e gestire lo stress. Le parole “always” e “never” sono considerate le peggiori di tutte, poiché danno l’impressione che il candidato stia estremizzando le sue abilità dimostrando poca umiltà e flessibilità. Bisogna piuttosto esaltare le capacità e le competenze sviluppate, segnalando come queste siano trasferibili anche in contesti diversi da quelli in cui sono maturate. Ogni esperienza deve essere descritta in modo positivo, facendosi vedere come una persona propositiva, dinamica e, soprattutto, capace di trovare occasioni di crescita in ogni circostanza. Attraverso le parole devi riuscire a dare l’impressione di essere una persona energetica e confidente ma senza esagerare. L’umiltà è un altro valore molto importante da comunicare e, il sembrare più bravo degli altri, spesso crea un effetto controproducente.
Un’altra considerazione va poi fatta riguardo alle cosiddette parole tecniche, ovvero espressioni settoriali che caratterizzano ogni professione. Riportarle sul CV in inglese è importante poiché queste dimostrano che padroneggi un determinato campo di lavoro. Tuttavia, il CV viene spesso letto da addetti alla selezione profani, per cui bisogna essere certi che anche un persona non addetta ai lavori sia in grado di comprendere quanto scritto. La soluzione migliore in questo caso è quella di ricorrere all’utilizzo di parole comprese nella job description del ruolo a cui ci stiamo candidando. In questo modo, oltre a mantenerti aderente alla caratteristiche richieste per ricoprire il ruolo, sarai sicuro che i termini che utilizzati verranno compresi.
Interessato ad approfondire? Scopri i servizi JobStep!