Avere un clima aziendale sano è fondamentale per il benessere dei dipendenti e per raggiungere in modo equilibrato gli obiettivi professionali. Ecco che risulta importante conoscere ed evitare i fattori tossici, che possono influire negativamente sulla vita professionale ma anche privata dei lavoratori
Sul luogo di lavoro mediamente si passa più della metà della giornata. Dunque, trascorrere queste ore in un clima malsano comporta dei rischi elevati per il benessere dei dipendenti a lungo termine. Questi fattori che vanno ad incidere negativamente sul clima aziendale sono spesso rappresentati da stress, ansia e burnout.
Il tanto ricercato work-life balance, ossia l’equilibrio tra lavoro e vita privata, diviene sempre più centrale nella cultura del lavoro nonché sull’importanza della salute psicofisica dei lavoratori. Ma molte volte un’azienda tossica è difficile da individuare se non si conoscono le problematiche che la permeano. Ecco allora che fare un’analisi del clima aziendale è più che importante se si vuole vivere in un’ambiente disteso e in linea con i principi del benessere.
Quando ci riferiamo al clima aziendale parliamo all’ambiente, le caratteristiche sociali e le condizioni fisiche in cui i dipendenti svolgono il loro lavoro. Tutti questi fattori possono influenzare non solo il benessere generale e i sentimenti dei dipendenti ma anche i rapporti di lavoro, collaborazione, efficienza dei lavoratori. In tal senso, possiamo parlare di due macro aspetti del clima aziendale:
In un clima aziendale immateriale possono incidere anche le condizioni di lavoro come il regime orario o salariale e il tipo di contratto che hanno i dipendenti.
Dedicarsi ad un resoconto periodico del clima che si respira in azienda è parte integrante del lavorare bene perché il benessere sul posto di lavoro incide in termini di risultato sul raggiungimento degli obiettivi e sulle performance dei dipendenti coinvolti in azienda.
Dopo il periodo da pandemia da Covid-19 quando tutti i lavoratori si erano abituati per mesi e mesi a lavorare da casa in smart working, ritornare in ufficio non è stato un passaggio piacevole e facile per tutti. Questo ha potuto incidere negativamente sul clima aziendale causando, per l’appunto, un malessere generalizzato tra i lavoratori e un ambiente interno teso.
C’è chi preferirebbe continuare a lavorare nel proprio ambiente domestico ma anche chi, al contrario, non vede l’ora di condividere gli spazi con i colleghi. Le prime, molto probabilmente sono coloro i quali si sono resi conto che, lavorando a casa, hanno fatto di più e meglio e non percepiscono il senso del ritornare fisicamente in azienda. Dunque, per cercare di capire fino in fondo lo stato emotivo (e non solo) dei dipendenti, un’azienda dovrebbe monitorare costantemente il clima aziendale che trasmette attraverso un’analisi periodica e approfondita. Questa è necessaria anche per:
Affinché avvenga una corretta revisione dell’ambiente aziendale è importante che ci sia il coinvolgimento attivo delle persone che fanno parte dell’azienda con una comunicazione interna e dei questionari da sottoporre ai propri dipendenti in modo da capire come stanno vivendo un determinato periodo, una nuova attività, una nuova risorsa entrata a far parte del team, ma anche il cambio di sede. Una volta ottenuti i feedback dei lavoratori, vengono sviscerati i dati dalle risorse umane, magari utilizzando un apposito software di raccolta, e si analizzano le eventuali criticità emerse.
Per migliorare il clima aziendale il consiglio e di mettere in atto, sin da subito, questi 10 step che ti aiuteranno a migliorare l’ambiente.
Il clima aziendale è un aspetto importantissimo che fa la differenza nelle aziende, non solo quando si tratta di “accaparrarsi” un nuovo talento, ma anche quando si tratta di trattenerlo, raggiungere la massima produttività e gli obiettivi aziendali prefissati.
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