Cambiare lavoro non è semplice se non si è all’ascolto della propria voce interiore. I segnali ci sono da un bel po’ ma spesso si ignorano. Come capire se è arrivato il momento giusto per cambiare lavoro? Ecco cosa dovresti sapere
Come si fa a distinguere tra quando si ha solo bisogno di tempo per staccare un po’ la spina o quando quando è arrivato il momento di dare le dimissione e dirigersi verso nuovi lidi? Cambiare lavoro, soprattutto in un periodo storico come questo, non è sempre cosa semplice.
Ma questo non vuol dire fermarsi nello stesso posto quando non si sta più bene. I segnali molto spesso esistono dentro di sé ma vengono lasciati taciuti per diverse ragioni. Uno di questi è la paura dell’ignoto, del classico detto: “Chi lascia la strada vecchia per la nuova…”. Oppure perché si ha timore di abbandonare quella zona di comfort, che tanto confortevole, a dirla tutta, non è più ma che ci permette di vivere e pagare le bollette.
Insomma, le ragioni possono essere infinite ma la morale della favola è che si continua a lavorare in un luogo dove non si viene apprezzati oppure dove ci si sente, per motivi personali, a disagio o non compresi. Eppure quella lettera di dimissioni non viene mai scritta ne tantomeno spedita. Perché?
Per venirne a capo bisogna riflettere sui segnali che indicano che è il momento di guardarsi intorno. E’ fondamentale prendere questa decisione con attenzione e basarla su una valutazione ponderata della situazione attuale e delle opportunità future. Il primo step per capire se si è arrivati a un bivio è farsi le giuste domande e rispondere in modo sincero a tali affermazioni. Più le risposte saranno affermative, più chiara ti sarà la scelta da fare.
Se hai risposto affermativamente alla maggioranza delle affermazioni, allora sai qual è la strada da compiere. Certo non è facile poiché lasciare un posto di lavoro, soprattutto se economicamente sicuro, è un passo importantissimo da fare. Ma se il tuo lavoro attuale mette in pericolo il tuo equilibrio tra vita e lavoro o influisce negativamente sulla tua salute e il tuo benessere, potrebbe essere il momento di cercare un’opzione più adatta ai tuoi bisogni reali.
Prima di scrivere le tue dimissioni è anche giusto stare attenti a non fare il passo più lungo della gamba. Come prima cosa, potresti provare a trovare nuovi ambiti di competenza e opportunità senza cambiare obbligatoriamente azienda. Parlare con il tuo responsabile o alle risorse umane è un passo da considerare. Spiega, quindi, che avresti necessità di avere nuovi compiti che si avvicinano maggiormente ai tuoi interessi.
Si potrebbe trattare di un cambio all’interno di un nuovo team di lavoro, o della collaborazione ad un nuovo progetto. Ricordati che l’obiettivo principale è quello di fare nuove esperienze senza perdere la sicurezza acquisita. Ma cosa succede nel caso in cui questa opzione fosse scartata dal tuo capo o direttamente da te?
In tal caso inizia ad aggiornare il tuo cv e, cosa importante, prenditi tempo per riflettere su quale azienda possa fare più al caso tuo, ovvero quella giusta per il tuo progetto professionale. Utilizza la tua rete di contatti professionale per cercare opportunità di lavoro e ascolta chi, prima di te, ha. già fatto questo passo. Come riporta Randstad, secondo una ricerca sviluppata sull’employer branding i fattori più importanti nella scelta del datore di lavoro per gli italiani sono:
Inoltre, 2 lavoratori su 3 ritengono che la crescita professionale sia molto importante. Ma il dato impressionante è che ben l’80% considera di assoluta importanza che il datore di lavoro offra possibilità di miglioramento delle competenze. Prima di prendere una decisione, valuta attentamente la tua situazione attuale, identifica le opportunità future e considera l’equilibrio tra vita e lavoro. Assicurati, dunque, di essere preparato con un curriculum vitae sempre attuale e di fare networking per massimizzare le tue possibilità di successo.
Se in questo momento vuoi cambiare lavoro, ma provi sentimenti quali ansia, timore o paura, sappi che è normale. Come spiegato precedentemente i motivi che possono spingerti a cambiare lavoro posso essere diversi: dall’insoddisfazione, al bisogno di provare qualcosa di nuovo, passando per ambienti lavorativi malsani.
Ora ti trovi in quella fase in cui stai analizzando i pro e i contro di cambiare il lavoro che conosci e che è diventata la tua routine quotidiana nel quale ti senti comunque al riparo. Eppure percepisci che qualcosa deve cambiare. Ecco, se ti senti così, allora prova a fare una lista con alcune domande a cui rispondere sinceramente:
Nel caso in cui non hai esperienza in quel settore particolare ma senti che potrebbe essere la tua strada, allora non ti resta che valorizzare i possibili punti di contatto oppure frequentare qualche corso prima di proporti per un colloquio. Una volta che avrai chiarito tutti i punti cambiare lavoro non risulterà così drammatico e, anzi, ti sembrerà la strada più giusta e naturale da intraprendere.
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